L’importanza della solitudine e la trappola dell’Isolamento

di Caterina Parisio

 Un tavolo d’incontro tra Aristotele, Paul McCartney e John Cacioppo

L’uomo è un animale sociale”, sentenziava Aristotele, e a distanza di oltre due millenni, i Beatles cantavano la malinconia triste e solitaria di “Eleanor Rigby”, che muore nell’indifferenza generale dopo aver passato la vita a raccogliere riso e felicità.

È l’inizio del 2015, invece, quando Marzia, Federico e Lucio decidono di raccontare le loro storie di solitudine.

“Forse le voci non sono altro che la traccia della mia solitudine”, dice Marzia; “Io sono sempre stato un ragazzo timido, chiuso, solo. Non ho mai avuto amici e da quando sto male le cose vanno sempre peggio”, confessa Federico. Lucio fa dell’isolamento l’unico modo per fronteggiare il dolore e la vergogna provata quando “quei pensieri strani mi si ficcano in testa”.

Un fenomeno, quello della solitudine, che sembra essere entrato a pieno titolo tra le condizioni maggiormente caratterizzanti la società e, dopo Aristotele e i Beatles, pone diversi interrogativi dinnanzi a addetti ai lavori e non.

Fondamentale cominciare a fare un distinguo terminologico tra i concetti, molto spesso usati in maniera interscambiabile, di solitudine, isolamento e ritiro.

La solitudine, intesa come ricerca di senso, usata per sfuggire dallo stress della quotidianità, sede per la creatività, è una delle strutture fondamentali della vita. Leggi tutto “L’importanza della solitudine e la trappola dell’Isolamento”